martedì 31 gennaio 2012

Accadde oggi

Il 31 gennaio 1958 gli USA lanciano in orbita  il loro primo satellite artificiale Explorer I, ufficialmente chiamato Satellite 1958 Alpha, per rispondere al lancio dello Sputnik I, avvenuto in URSS l'anno prima.





Alle ore 16.03  del 31 gennaio 1971 dalla stazione di lancio di Cape Canaveral partiva l'ottava missione del programma Apollo con equipaggio, Apollo 14. Fu la terza ad allunare. Fino a quel momento, Apollo 14 rappresentò la missione più importante dal punto di vista scientifico. Le pietre lunari, in complesso del peso di 42,9 kg, fornirono importanti informazioni per stabilire l'età della Luna. Pure gli strumenti posizionati nei pressi della zona di allunaggio contribuirono alla fornitura di dati di alto valore scientifico. Ad esempio si constatò, grazie agli strumenti sismici installati, che la maggior parte dei terremoti lunari avvengono quando la Luna si trova nel punto più vicino alla Terra durante la sua orbita, cioè nel punto in perigeo. Solo grazie al successo di questa missione si poterono programmare ed eseguire le future Apollo 15, 16 e 17.



Nel 1966 Luna 9 fu la sonda lanciata dall'URSS il 31 gennaio. Fu la prima sonda ad effettuare un allunaggio morbido sulla Luna e ad inviare immagini del suolo lunare. Per motivi sconosciuti, le immagini ricevute da Luna 9 non furono subito rilasciate dalle autorità sovietiche. Nel frattempo, l'osservatorio di Jodrell Bank che monitorava la sonda, si accorse che il formato utilizzato per l'invio sulla Terra delle immagini era compatibile con lo standard internazionale di trasmissione immagini utilizzato dalle testate giornalistiche. Il Daily Express riuscì ad ottenere un ricevitore dall'osservatorio e fu in grado di pubblicare le storiche riprese della Luna. Alcuni sospettano che i progettisti della sonda avessero previsto questa opportunità, in modo che il mondo potesse accedere alle immagini evitando l'imbarazzo di chiederle all'URSS, o per evitare che le autorità russe creassero una propaganda trionfale come quella che seguì il volo di Gagarin.


(fonte: wikipedia.it)

venerdì 27 gennaio 2012

Conoscere il cielo - Orione


Nonostante sia poco tempo che pratico questo hobby posso dire con certezza che la fretta non aiuta a compiere progressi. Per questo dico a chi avesse voglia di approfondire la materia che è molto importante andare per gradi. Osservare il cielo con uno strumento si impara con la pratica e tanta pazienza, oltre che con i consigli dei più esperti; la cosa che tutti possiamo fare, anzi, dobbiamo fare, è stare col naso all’insù per molto tempo e imparare a riconoscere quello che vediamo. Tutti sanno riconoscere l’Orsa Maggiore (o grande carro), ma è bene imparare altri punti di riferimento per potersi orientare tra i miliardi di stelle. In inverno, per esempio, è molto utile riconoscere nel cielo la costellazione di Orione (Figura 1), primo perché partendo da qui si possono individuare altre stelle e costellazioni importanti (figura 2), poi perché in essa è possibile riconoscere molti oggetti del profondo cielo come nebulose e ammassi aperti (approfondimento).
Figura 1
La costellazione di Orione
Figura 2
Gli allineamenti partendo dalla costellazione di Orione
Betelgeuse la gigante rossa in alto a sinistra. Rigel azzurra e luminosissima all’estremità opposta. La cintura in mezzo alle due e la spada subito sotto. Questo quello che si vede subito, a colpo d’occhio. Guardando più attentamente, proprio in mezzo alla spada, è possibile riconoscere una macchia biancastra, decisamente differente dalle stelle circostanti, sia per forma apparente che per luminosità. E’ la nebulosa di Orione o M42. Se disponete di un binocolo potrete apprezzare meglio questa macchia lattiginosa. E’ stato il primo oggetto del profondo cielo che ho osservato e che ho imparato a individuare e, visti i riferimenti molto evidenti, è il punto di partenza ideale. In internet troverete molte immagini di M42; non aspettatevi di vedere sfumature viola o sbuffi colorati. La visione col binocolo o con un piccolo telescopio non mette in evidenza i colori e i dettagli visibili con le tecniche fotografiche. Per questo motivo preferisco non includere immagini della nebulosa in questo articolo, così da non deludere le vostre aspettative.

giovedì 26 gennaio 2012

Conoscere il cielo - La Luna



Figura 1 - La Luna piena
Figura 2 
La luna vista da un rifrattore 
da 60mm con 40 ingrandimenti
La Luna é sicuramente il corpo celeste più adatto per iniziare l'osservazione del cielo. I motivi sono ovvi: è vicina alla Terra, molto luminosa perché la sua superficie riflette la luce solare e si ripresenta puntuale nel suo giro intorno al nostro pianeta ogni 28 giorni (circa). Diversamente da quanto si pensi il periodo migliore per osservare il nostro satellite non è durante la fase di Luna piena. In quel periodo, infatti, la troppa luce riflessa abbaglia la vista dell'osservatore; inoltre tutto quel chiarore non permette di evidenziare le asperità del suolo lunare, mostrando solo un disco piatto. Quando invece è presente il terminatore, la fascia d'ombra al confine della zona illuminata dal sole, i crateri, i monti e gli avvallamenti risultano visibili nella loro tridimemsionalità. Già con un binocolo è possibile apprezzare i rilievi, ma è con il telescopio, anche un modello base, che sembra quasi di toccare la superficie porosa e polverosa del satellite. Non avete bisogno di alti ingrandimenti e già con un'oculare a grande campo potrete ammirare l'Oceano delle Tempeste e il Mare della Tranquillità, meta del famoso allunaggio dell' Apollo 11 del 1969 e molti crateri (Figura 2). Se avete un telescopio il consiglio che posso dare è sfruttare la Luna per fare pratica con l'uso dello strumento. Imparare ad allineare e usare il cercatore, aumentare gli ingrandimenti per avvicinare di più lo sguardo al suolo lunare. Scoprirete che non sempre ingrandire (quindi avvicinare a se) un oggetto significhi vederlo meglio. Il primo telescopio che potrete permettervi non potrà supportare più di 80/100 ingrandimenti, senza perdere di nitidezza dei dettagli. Usate la Luna anche per trovare il limite del vostro strumento, per evitare di acquistare oculari che non potrete usare al meglio.  
 Se siete interessati all'astrofotografia, la Luna potrà darvi grandi soddisfazioni durante le prime fasi dell'apprendimento. Essendo molto vicina e luminosa non ha bisogno di tempi di esposizione lunghi per permettere all'obiettivo di raccogliere la debole luce che emettono di solito i corpi celesti. Questo significa che non avrete bisogno di seguire l'oggetto con una montatura motorizzata. 

mercoledì 25 gennaio 2012

Appunti di due astrofili



"Non ho mai incontrato un uomo così ignorante dal quale non abbia potuto imparare qualcosa"
Galileo Galilei
Questo blog è nato per raccogliere appunti e pensieri di due astrofili alle prime armi. Non ha assolutamente velleità scientifiche o didattiche. La nostra speranza è che le esperienze sul campo possano aiutare chi si appresta a intraprendere la carriera dell'astrofilo senza commettere i nostri stessi errori, e condividere, con chi vorrà, i nostri successi.