martedì 3 luglio 2012

Osservare con un metro di diametro




Saturno
M13
M57
osservatorio di Merate
Finalmente lunedì 25 giugno 2012, dopo ben 6 mesi di attesa, ci aspetta la visita all'osservatorio astronomico di merate (che sarebbe il distaccamento di quello di Brera), per una serata osservativa. Lì dispongono di uno specchio di ben un metro di diametro, e quindi è piuttosto alta la nostra aspettativa. Siamo in quattro, io, Massimiliano, Giorgio(alla sua prima osservazione) e Stefano. La serata non è delle migliori, ormai ci siam resi conti che il momento migliore per osservare è l'inverno. In cielo c'e parecchia foschia e soffia anche un discreto vento. Comunque giungiamo ottimisti alla struttura, dove incontriamo un nutrito gruppo di persone in attesa come noi. Mentre Giorgio e Stefano discutono sul perchè e il per come di un cedro libanese enorme presente nel giardino dell'osservatorio, io e Massi cerchiamo di ascoltare qualche parola dell'astronomo che è venuto ad accoglierci. Poi dopo una brevissima introduzione, e il pagamento della serata, solo 5 euro, veniamo accompagnati alla cupola. La visione del telescopio è spettacolare. Ovviamente è enorme, e tutta la struttura che li gira intorno è incredibile. Loro non lo usano più neanche per osservazioni scientifche, dato che ormai anche il cielo di Merate è vittima di un forte inquinamento luminoso, ma solo per serate divulgative. Pensiamo subito.."che spreco"...Sono circa le 21 e 30 e come ogni buon astrofilo sa bene, a giugno a quest'ora c'è ancora troppa luce, ma la luna è visibile per un quarto e i ragazzi (gli astronomi addetti) puntano subito verso il nostro satellite. Il telescopio dispone di due cercatori, uno di 10 cm, e l'altro di 20 cm (come il nostro telescopio). La visone della luna è sempre emozionante, e nel 20 riconosciamo gli stessi dettagli già noti. Nell'oculare principale il dettaglio della superficie è di grande impatto, nonostante l'immagine "frigga" un pò, come si dice in gergo, per via del già citato vento. Comunque è notevole, rendersi conto della superficie lunare così da vicino, realmente percepirla come un mondo alieno. Rimaniamo tutti affascinati, e Giorgio alla prima esperienza molto colpito, soprattutto dalla visione al 20cm, dove la luna si vede in toto, con la zona del terminatore che contrasta con la parte illuminata. Dopo varie manovre di alliniamento e di posizione, finalmente passiamo al secondo oggetto della serata, e nel frattempo si  è fatto un pò più buio. Breve visione di Marte. Purtroppo lontano dal''opposizione, in un cielo piuttosto penoso, senza filtro alcuno, vediamo solo una pallino rosso in ordine crescente dai tre divrsi oculari(10 cm, 20 cm, 1mt). Poi passiamo a Saturno, che ci ridà un po di sprint. La visione dal 20cm è gia appagante. Si vedono benissimo gli anelli e due satelliti, l'immagine è nitida. Il signore degli anelli lascia sempre tutti a bocca aperta, persino Stefano ne rimane colpito. Nell'oculare principale Saturno appare grossissimo, nessuno di noi l'ha mai visto così grande. Purtroppo il maggiore ingrandimento lascia spazio anche alla solita immagine che frigge, e dunque paga un pò dazio, e purtroppo, cosa che ci lascia un pò sgomenti, all'osservatorio non possiedono un oculare con meno ingrandimenti...Dopo Saturno passiamo a quello che secondo me e Massi è stato l'oggetto migliore della serata, anche perchè nessuno di noi due l'ha mai visto, e mai lo rivedrà credo, in questo modo, utilizzando cioè un tale diametro. Parlo di M13, un ammasso globulare distante da noi 23,500 a.l. Un oggetto fantastico, visto praticamente come l'immagine del catalogo Messier, bellissimo nonostante la serata così così. Veramente una visone indimenticabile, e al quale sia io che Massi abbiamo dedicato molto tempo all'oculare. Come ultimo oggetto siamo passati a qualcosa di poco meno spettacolare, ma data la sua natura forse ancora di più prezioso di M13. M57, una nebulosa planetaria, la famosa nebulosa ad anello. Ed proprio questo anello che siamo riusciti a scorgere, anche se non siam riusciti a vederne il nucleo. Comunque un altro oggetto a cui abbiam dedicato parecchio  tempo all'oculare, e che ci ha regalato un altra grande emozione...il classico botto finale. La serata infatti si è conclusa così, e direi che tutti e quattro siamo scesi dalla collinetta della cupola piuttosto soddisfatti. E anche se a me, credo per l'aria condizionata della macchina, il giorno dopo sia venuta la febbre a 39 e mezzo, direi che ne è proprio valsa la pena, ed è una esperienza che consiglio a tutti, astrofili e no, ma soprattutto ai primi. Tant'è che ho già chiesto a Massi di prenotare per  una altra visita. Visti i tempi di attesa, sarà sicuramente d'inverno, dove potremo crogiolarci in una visione di M42, che sicuramente non capita spesso....speriamo se ne ricordi....